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SRADDHA, FERMA FEDE | ![]() |
Apriamo la pagina delle lezioni di Sri Haridasa Sastri con l’argomento primario per eccellenza, sraddha la ferma fede in Sri Krsna. Dai dialoghi con il maestro possiamo comprendere ciò che avvia l’autentico processo di devozione a Bhagavan. | |
D. Come possiamo scoprire quanta propensione all'imbroglio abbiamo?
R. La bhakti è un processo che inizia con sraddha, significa che prendi la ferma decisione di voler seguire questo sentiero, qualsiasi cosa succeda, senza nessuna propensione all’imbroglio. Prima lo si deve comprendere e questo avviene attraverso mahat-seva.
In generale le persone vogliono conoscere tante cose, come il maha-bhava e altro, ma se si smarrisce la base, tutto è inutile, si passerà da un guru all’altro.
Quando si è presa una ferma decisione si è liberi dalla propensione all’imbroglio.
D. È possibile ottenere la bhakti per chi vive in occidente e non ha sastriya-sraddha?
R. Cosa vuoi dire senza sastriya sraddha?
D. Che non hanno interesse per gli sastra, non sono parte della loro cultura.
R. Allora qual è il significato della loro associazione?
D. Perché ascoltano riguardo a Dio e vedono dei devoti impegnati nel servizio devozionale, ma non sono interessati agli sastra. Possono ottenere uttama-bhakti?
R. Prima devono ottenere sraddha. Senza sraddha cosa possono fare?
D. Questa sraddha deve essere negli sastra, o nei devoti?
R. Non c'è una differenza, non si può avere sraddha nei devoti e non negli sastra. Se ci fosse una differenza sarebbe come negli altri culti che non seguono gli sastra.
Il guru è sastriya guru, la sraddha è sia nel guru che negli sastra. Non sono due cose diverse.
Non è possibile ottenere l’uttama-bhakti senza prima avere sastriya-sraddha. Senza sraddha l’associazione sarà solo un fatto sociale. Come le persone che vengono a Vrndavana per fare un piknick, vanno a visitare i templi e allo stesso modo vanno a vedere un sadhu. Questa è una moda, non ha significato e non ha relazione con la bhakti. Essi non conoscono cos’è la bhakti.
D. Come si può ottenere sastriya-sraddha?
R. Si può ottenere sastriya-sraddha con mahat-seva, cioè associandosi e servendo i devoti elevati. Conseguendola si è ispirati e determinati, così da compiere il servizio senza l’attitudine all'imbroglio. Sastriya-sraddha è la svarupa-sakti del Signore e acquisendola, per mezzo dell'associazione con un mahat, si sarà ispirati a fare la cosa giusta.
D. Come comprendere il fatto che alcune persone stanno in realtà servendo un mahat, ma non ottengono sastriya-sraddha?
R. Se hanno desideri materiali e fanno solo mostra di servire, non hanno una corretta intenzione e sono disonesti, quindi non otterranno sastriya-sraddha e non faranno alcun avanzamento spirituale.
D. All'inizio in un modo o nell'altro abbiamo incontrato un uttama-bhakta che ci ha parlato della filosofia. Se ho sraddha in quella persona è sastriya o laukika-sraddha?
R. Se è un devoto sastriya allora lo è anche la sraddha in lui. Se parla degli sastra, li segue, allora la sraddha che è in lui, è una sastriya-sraddha.
Ma se non segue gli sastra è laukika-sraddha, una fede materiale.
D. Dipendiamo da una persona per ottenere sastriya-sraddha?
R. Altrimenti come può arrivare sraddha? Sraddha viene solo per mezzo di una persona.
D. C'è mescolanza tra laukika-sraddha e sasrtiya-sraddha?
R. No, non c'è niente di simile, perché laukika-sraddha e sastriya-sraddha sono antagoniste. Alle persone con sastriya-sraddha piacciono gli sastra e fare servizio ai sadhu, le altre sono l'esatto opposto, vogliono solo il loro guadagno personale, al di là degli sastra e del fine spirituale.
D. Qual è la destinazione di chi ha laukika-sraddha, ottiene i pianeti superiori o inferiori, oppure rimarrà su questa terra?
R. Su o giù non ha nessun significato. La domanda sarà: è interessato alla vita spirituale? La persona che ha laukika-sraddha non è interessata alla vita spirituale, non tocca il suo cuore, è solo un mezzo per fare soldi e affari vari, è come praticare bhagavat-saptaha o harinama per un guadagno.
D. Prima di avere la sraddha trascendentale, c'è qualche cosa tipo una sraddha mista, dove si ha fede nelle scritture ma non ci si arrende completamente e poi ci si purifica sempre di più? Cosa succede prima di ottenere questa sraddha trascendentale?
R. Nello Srimad Bhagavatam sono descritte tre manifestazioni dell’Assoluto: Brahaman, Paramatma e Bhagavan. Queste tre divisioni sono raggruppate in due: una è Bhagavan e l'altra è Brahman e Paramatma.
Brahaman e Paramatma sono ricercati da chi vuole la liberazione, che è la maggioranza dei trascendentalisti, sia che siano yogi, jnani o karmi e persino da molti dei seguaci del bhakti-marga. Essi sono interessati in definitiva alla liberazione e seguono il Brahman o il Paramatma. Il processo che seguono non è la bhakti e la loro sraddha non è trascendentale. In genere la loro prassi include la purificazione del cuore, infatti ne parlano sempre e a questo fine seguono un sadhana. In sostanza vogliono elevare la loro esistenza dai guna inferiori a quelli superiori, controllando il sonno, il cibo e le abitudini. La loro comprensione è che se ci si situa nel guna della virtù, allora si otterrà la conoscenza, sattvat sanjayate jnanam (la conoscenza viene dalla virtù). Essi dicono che per mezzo del jnana si otterrà la realizzazione del Brahman, ovvero la liberazione. Nel migliore dei casi possono pensare alla relazione neutrale, santa, andare nella dimora del Signore. Altrimenti, il più delle volte, pensano a fondersi con il Brahman.
Questo è il processo e lottano per mantenere il loro scopo, provando a purificare la loro esistenza. Ma questa purificazione non avviene mai, come è già stato spiegato, perché i guna, i modi della natura materiale, sono sempre misti, fluttuano. Possono essere fissi per un lungo periodo di tempo, tuttavia non sono stabili, essi possono deviare perché non hanno la potenza interna del Signore. Per quanto riguarda la bhakti, che è la relazione con il Signore, è assolutamente trascendentale. Non ha niente a che fare con i guna, i modi della natura materiale, è un sentiero separato. È l'energia del Signore non influenzata da quella esterna, è supremamente potente e indipendente. Così quando si ottiene la bhakti, per la misericordia di Krsna e dei Suoi devoti, immediatamente ci si libera. Per questo è detto che la bhakti inizia dalla piattaforma della liberazione.
Proprio come la natura dell’energia materiale o esterna è quella di mantenerti all'esterno. Non ha importanza quello che fai, la tua coscienza è sempre esterna, fino al limite di pensare alla liberazione.
Nello Srimad Bhagavatam questo è stato descritto come un imbroglio, denota che non ci si rivolge verso Bhagavan.
Similmente la caratteristica della potenza interna è quella che si muove sempre verso il Signore.
Così quando si ottiene un pizzico di questa potenza, allora la mente cambia completamente. Immediatamente ci si situa sulla piattaforma liberata, quindi non ci sono deviazioni.
Come nell'esempio di Ajamila, sebbene noi pensiamo che fu liberato quando chiamò il nome di Narayana al momento della morte. Ma in realtà egli ebbe la liberazione quando decise di dare il nome Narayana a suo figlio, liberazione che si manifestò successivamente al momento della morte. Ma dopo tutto e al di là di questo, egli era già una persona liberata, un jivan-mukta. Questa è la potenza di chi ha questa coscienza. In realtà egli non stava praticando la bhakti, ma abhasa una sembianza di essa. Anche questo sentimento si manifestò in lui per la misericordia dei devoti che incontrò, non in modo indipendente.
Perciò quando ci si situa sulla piattaforma della sraddha, che è bhakti, non c’è possibilità di deviare e cadere. Questo è il significato dell’affermazione che la bhakti inizia dalla liberazione. Dopo di che si potrà solo migliorare. La mente è sempre fissa sul fine, come nel mondo materiale dove la mente è sempre concentrata sulle cose materiali.
Questi due concetti devono essere compresi come separati, non ci sono sovrapposizioni o mescolanze.
D. Questa sraddha è un concetto più elevato rispetto a quanto pensavo in precedenza. Molti devoti aspirano a servire il Signore, può succedere che essi non arrivino alla piattaforma di sraddha? Che dire della filosofia dell'1 o 2% di sraddha?
R. La sraddha di cui stai parlando è laukika-sraddha, una fede materiale. Significa che non si basa sulla giusta comprensione delle scritture o viene da un’inadeguata associazione, si basa sull'ascolto di persone che non hanno sastriya-sraddha.
Così come si ha fede in molte cose materiali, si ha una fede simile in Krsna o nella divinità, ma non è trascendentale.
La sraddha trascendentale sin dall'inizio si basa su ruci, il gusto di ascoltare riguardo a Krsna, dall’ascolto si è ispirati a fare kirtana, rimanere al servizio del Signore senza avere nessun interesse in questioni materiali. Questo succede fin dall'inizio.
sraddhamrta-kathayam me sasvan mad-anukirtanam
parinistha ca pujayam stutibhih stavanam mama
adarah paricaryayam sarvangair abhivandanam
mad-bhakta-pujabhyadhika sarva-bhutesu man-matih
mad-arthesv anga-cesta ca vacasa mad-guneranam
mayy arpanam ca manasah sarva-kama-vivarjanam
mad-arthe ‘rtha-parityago bhogasya ca sukhasya ca
istam dattam hutam japtam mad-artham yad vratam tapah
evam dharmair manusyanam uddhavatma-nivedinam
mayi sanjayate bhaktih ko ‘nyo ‘rtho ‘syavasisyate
“L’entusiasmo di ascoltare le Mie storie come nettare, la recitazione regolare dei Miei passatempi, la ferma fede nella Mia adorazione e glorificazione con meravigliose preghiere. Essere rispettosi nel Mio servizio, offrirMi omaggi con il corpo intero [con le otto membra: testa, petto, le due mani, le due ginocchia e i piedi], dare il più elevato rispetto ai Miei devoti e vedere tutti gli esseri come una Mia manifestazione. Usare le membra del corpo al Mio servizio e la propria parola pregandoMi, offrire la propria mente a Me, abbandonare, per il Mio piacere, il godimento dei sensi e la gratificazione personale. Eseguire sacrifici, praticare la carità, offrire oblazioni nel fuoco sacro, cantare i mantra, osservare i digiuni e altri voti sacri e compiere austerità. Oh Uddhava, seguendo questi principi religiosi, la devozione a Me si sviluppa nei cuori degli uomini che dedicano il loro sé a Me. Quali altri fini rimangono da ottenre per simili devoti?” (SB 11.19.20-24)
Questa sraddha trascendentale è così potente che agisce su una persona il cui cuore è puro, cioè non è offensiva, anche se essa non lo comprende.
Come l'esempio di Sukadeva Gosvami di cui si parla all'inizio del Bhagavatam. Sukadeva Gosvami era un brahmana e dopo la sua nascita se ne andò da casa, sebbene suo padre Vyasadeva tentava di richiamarlo indietro. Ma egli non lo ascoltò, perché nella realizzazione del Brahman non esiste la relazione con il padre, la madre e altri. Successivamente, quando vagava nella foresta, un giorno ascoltò degli studenti di Vyasadeva che cantavano alcuni versi dal Bhagavatam che descrivevano la misericordia di Krsna verso Putana. Sebbene Sukadeva Gosvami fosse un brahmana realizzato, non aveva studiato. Nel Bhagavatam è descritto, che se ne andò di casa subito dopo la sua nascita, senza aver celebrato la cerimonia del filo sacro. Significa che non aveva un’educazione, non conosceva il sanscrito e non comprendeva gli sloka. Ma solo perché ascoltò questi versi del Bhagavatam, immediatamente divenne attratto dai passatempi di Krsna, così ritornò da Vyasa. Divenne il suo discepolo e studiò da lui, infatti egli dice: "Ho studiato questo da mio padre" (S.B. 2.1.8). Questo è il potere della bhakti. Persino se una persona non capisce il significato dalle parole degli sloka, tuttavia ne è influenzata.
Un altro esempio è una delle vite precedenti di Narada Muni, quando era il giovane figlio di una servitrice, e non aveva alcuna educazione. Egli era un ragazzo senza nessuna conoscenza. Ma poiché era semplice di cuore, autocontrollato e voleva fare servizio ai sadhu, ascoltando quei devoti la sua mente divenne attratta. Quando sua madre morì, non era infelice, perché pensava che il suo attaccamento per lui, sarebbe stato un ostacolo nella sua vita spirituale. Questo dimostra che sin dall'inizio il devoto perde interesse negli scopi materiali e il suo fine è solo spirituale. Questo è come lavora la potenza spirituale.
Avendo sraddha si diventa favorevoli a Krsna e la mente non fluttua, non si abbandona il sentiero della bhakti o si diventa invidiosi.
Quando si ha laukika-sraddha qualche volta si fa servizio e altre si è invidiosi. In definitiva si arriva ad essere invidiosi, a provare odio, si trovano difetti, si hanno molti altri problemi e la propensione all’imbroglio, tutto questo non fa parte della sraddha trascendentale.
Perché avere la sraddha trascendentale indica che si ha niscaya, cioè la ferma risoluzione a servire Krsna. Questo non cambia mai, non importa quali sono le circostanze: rimane sempre fissa. Un verso dal decimo canto dello Srimad Bhagavatam dice:
yad-anucarita-lila-karna-piyusa-viprut
sakrd-adana-vidhuta-dvandva-dharma vinastah
sapadi grha-kutumbam dinam utsrjya dina
bahava iha vihanga bhiksu-caryam caranti
“Anche solo ascoltando una volta una piccola goccia dei passatempi di Krsna, che sono come nettare per le orecchie, tutti i concetti di dualità della vita materiale sono distrutti. Coloro che ascoltano questi passatempi sono materialmente rovinati. Molte di queste persone hanno immediatamente abbandonato le loro case e famiglie e in uno stato miserabile vagano qui a Vrndavana, conducendo una vita di mendicanti, come gli uccelli.” (SB 10.47.18)
In questo verso le gopi descrivono che quando un solo frammento dei passatempi di Krsna entra nelle orecchie di una persona, questa lascerà la sua casa e vagherà qui a Vrndavana come un mendicante.
Questo significa che la potenza della sraddha trascendentale eleva immediatamente. Avendo la sraddha trascendentale non si andrà più di qui e di là, su e giù. Questo lo si deve capire.
Quando la bhakti è stata propagata dal Signore Caitanya e dai gosvami, per due generazioni rimase integra, ma dopo, come di solito succede anche in altri sentieri, s’inquinò, perché le persone hanno la tendenza a sfruttare il sentiero spirituale per un guadagno materiale. E così si fanno affari, si predica e si acquisiscono seguaci, guadagnando soldi. Le persone materialiste sono attratte da molte cose, seguono chi ha molti seguaci e non avendo conoscenza sono influenzati da loro. Da questo è molto difficile capire qual è la realtà, perché seguendoli si fa esperienza di qualcosa, come quando si fa dello sport, si gioca a scacchi o si fanno affari. Si ottiene l’esperienza e si inizia a pensare che sia trascendentale, domandandosi: “come può essere materiale?”.
Ma la prova che qualcosa è trascendentale, è solo quando ci si rivolge verso il Signore in ogni momento e s’incrementa sempre. |