Ogni giorno una lezione Haridāsa Śāstrī Ji Mahārāja Lezione << >> di 8
PARAMPARA | ![]() |
Di fondamentale importanza per i devoti è appartenere ad una successione di maestri autentici (parampara). Solo in questo caso potrà discendere fino a noi la conoscenza corretta e la bhakti divenire manifesta nel cuore del devoto. | |
D. Qual è la differenza tra sampradaya e parivara?
R. Sampradaya è il termine generale per indicare, ad esempio, Gaudya-Sampradaya, mentre parivara è un ramo specifico di questa sampradaya.
D. Ci sono informazioni su Bhugarba Gosvāmī?
R. Bhugarba Gosvāmī era lo zio di Lokanatha Gosvāmī. Il tempio di Bhugarba Gosvāmī era di fronte a quello di Radha Damodara, ma fu ceduto e oggi le divinità sono sull'altare del tempio di Radha Damodara. Il samadhi di Bhugarba Gosvāmī è a fianco di quello di Rupa Gosvāmī.
D. Dove e da chi Rupa e Sanatana Gosvāmī presero l’iniziazione?
R. Essi presero iniziazione da Gadhadara Pandita Gosvāmī a Puri. Studiarono lo Śrīmad Bhāgavatam da lui, e Svarupa Damodara Gosvāmī controllava che lo avessero compreso.
D. Chi è stato il diksa-guru di Ragunatha dasa Gosvāmī?
R. Svarupa Damodara Gosvāmī. Yadhunandana Acarya era soltanto il sacerdote di famiglia.
D. Chi è stato il diksa-guru di Krsnadasa Kaviraja Gosvāmī?
R. Egli prese diksa da Raghunatha Bhatta Gosvāmī.
D. Chi è stato il diksa-guru di Svarupa Damodara Gosvāmī?
R. Egli prese l’iniziazione da Gadadhara Pandita Gosvāmī.
D. Chi è stato il diksa-guru di Ragunatha Bhatta Gosvāmī?
R. Gadhadara Pandita Gosvāmī, sebbene, al giorno d’oggi, non lo si accetti. A quell’epoca i devoti non parlavano mai del proprio guru, perciò oggi è difficile provare questo fatto storico. Originariamente tutti i templi dei Gosvāmī erano diretti e serviti dai seguaci di Pandita Gosvāmī, ma nel corso del tempo queste cose degenerarono e la vera conoscenza si dimenticò.
D. Chi è stato il diksa-guru di Baladeva Vidyabusana Swami?
R. Radha Damodara dasa.
D. Chi è stato il diksa-guru di Visvanatha Cakravarti Thakura?
R. Radha Vinoda.
D. Pandita Gosvāmī era un bramhana, mentre il suo guru Pundarika Vidyanidhi, era un vaisya?
R. No, Pundarika Vidyanidhi era un bramhana, perché il suffisso Vidyanidhi indica il titolo di bramhana, significa “il primo nella conoscenza”. A quel tempo non c'erano ragioni per prendere l’iniziazione da chi non era un bramhana.
Caitanya Mahaprabhu autorizzò solo Pandita Gosvāmī ad iniziare i devoti. Tutti i vaisnava presero iniziazione da lui. Ma più tardi questo cambiò.
D. Mahaprabhu, oltre a Pandita Gosvāmī, chi ha autorizzato a dare le iniziazioni?
R. A nessun altro, Mahaprabhu autorizzò solo Pandita Gosvāmī a dare le iniziazioni, stabilire l'adorazione di Radha-Krsna ed insegnare lo Śrīmad Bhāgavatam. Mahaprabhu gli dette la Sua divinità e ascoltava lo Śrīmad Bhāgavatam solo da lui. Anche Acytanandana, il figlio di Advaita Acarya, prese diksa da Pandita Gosvāmī.
D. Che bhava aveva Advaita Acarya e la Sua linea disciplica esiste ancora?
R. Né la linea di Advaita Acarya e neppure quella di Nityananda Prabhu furono sancite da Sriman Mahaprabhu, non diede loro l'ordine di dare iniziazioni.
Successivamente si formarono le linee discipliche di Advaita Acarya e Nityanada Prabhu con differenti tilaka, mentre all'inizio tutti i vaisnava avevano lo stesso tilaka.
Ora i devoti della linea di Radha Ramana hanno un proprio tilaka, così come quelli di Advaita Acarya e Nityananda. È molto difficile che si applichi il tilaka originale. Nel periodo in cui vissero i Gosvāmī, i templi di Vrndavana erano mantenuti dai discepoli di Pandita Gosvāmī.
Il traduttore, Satya Narayana dasa, precisa: “Per rispetto nei confronti di autorevoli devoti, non pronunciamo il loro nome, quindi quando ci riferiamo a Gadhadara Pandita, diciamo Pandita Gosvāmī. Nella cultura vedica non si menziona il nome di personalità rispettabili.
Allo stesso modo, quando ci si riferisce a Ragunatha dasa Gosvāmī, si dice Dasa Gosvāmī; Narottama dasa Thakura, Thakura Mahasayi; Krsna dasa Kaviraja Gosvāmī, Kaviraja Gosvāmī e così via.”
Nella Caitanya Caritamrta ci sono versi che parlano di Pandita Gosvāmī:
"Gadhadara Pandita Gosvāmī era un grande ramo dell’albero di Mahaprabhu. Egli è considerato il quarto ramo, è la forma di Laksmi e nessuno è superiore a Lui". (C.C. Adi 10.15)
Ancora nella Caitanya Caritamrta si afferma: “che tra tutti i rami, quello di Gadhadara Pandita Gosvāmī è il più importante e il migliore". (C.C. Adi 12.79)
"L'undicesimo ramo di Gadhadara Pandita Gosvāmī fu Bhugarba Gosvāmī e il dodicesimo Bhagavatha dasa. Entrambi vennero a Vrndavana e vi rimasero per tutta la vita. "(C.C. Adi 12.82)
"Tutti i seguaci di Gadhadara Pandita Gosvāmī sono considerati grandi devoti perché hanno il Signore Sri Caitanya Mahaprabhu come propria vita e anima. "(C.C. Adi 12.90)
"Nessuno può descrivere le caratteristiche e l'amore estatico di Gadhadara Pandita Gosvāmī. Perciò un altro nome di Caitanya Mahaprabhu fu Gadhadara-prananatha, la "vita e l'anima di Gadhadara Pandita Gosvāmī"(C. C. Antya 7.163)
"Nessuno può dire quanto sia misericordioso il Signore nei confronti di Gadhadara Pandita Gosvāmī, così le persone conoscono il Signore come Gadaira-Gaura il "Signore Gauranga di Gadhadara Pandita". (C.C. Antya 7.164)
"Gadhadara Pandita è celebrato in tutto il mondo per il suo gentile comportamento, i Suoi attributi brahminici e il suo stabile amore per Caitanya Mahaprabhu." (C.C. Antya 7.166)
D. Ci sono differenti discendenze del vaisnavismo di Sri Caitanya, come i babaji del Radha-Kunda, la Gaudya-Matha, e la tua linea. Esse trasmettono la bhakti verso Krsna allo stesso modo?
R. Bisogna analizzarle, comparando il periodo nel quale iniziò la sampradaya e l’attuale epoca. Quando questo ebbe inizio lo scopo era in accordo al nivrtti-marga, il sentiero spirituale, che significa seguire la devozione in accordo agli sastra. Al giorno d’oggi bisogna vedere se le persone seguono il nivrtti-marga o il pavrtti-marga.
Quando il Signore Caitanya iniziò questo movimento, incaricò in modo specifico Pandita Gosvāmī, cioè Gadhadara Pandita Gosvāmī, come la persona qualificata per dare diksa. Come abbiamo già menzionato, personalmente Mahaprabhu Gli diede le divinità per adorarLe e il compito di insegnare lo Srimad-Bhāgavatam, Egli ascoltava il Bhāgavatam da lui per stabilire il principio.
Quindi in origine tutti i Gosvāmī e altri devoti furono iniziati da Pandita Gosvāmī. Gli originali templi a Vrndavana e al Radhakunda erano stati costruiti dai Gosvāmī, che erano discepoli di Pandita Gosvāmī. Il Radhakunda in origine apparteneva a Dasa Gosvāmī, cioè Ragunatha dasa Gosvāmī, anch’egli della linea di Gadhadara Pandita.
Ma questo, alla fine, è stato un breve periodo. È sempre successo, non solo nella nostra sampradaya, ma in ogni sampradaya. All’origine il movimento parte da una grande personalità, ma dopo una o due generazioni nivrtti si trasforma in pravrtti. Tutti danno diksa, ma si deve osservare se in realtà studiano gli sastra, li conoscono e li seguono in accordo ai Gosvāmī.
Originariamente il sentiero dell’uttama-bhakti era arcarana pradhana che significa seguire in modo rigido. Ora esiste solo prabhacana (parlare) e non arcarana (seguire) perché la motivazione è cambiata. Originariamente le persone erano sincere ed interessate alla devozione al Signore. Oggi la ragione è cambiata, la messa a fuoco si è spostata dalle scritture alla persona, si fa propaganda in accordo alla propria mente e alla necessità di far soldi. Tutto l’ingranaggio gira attorno al denaro e alla gratificazione dei sensi.
Ecco perché bisogna controllare se stanno seguendo gli sastra. Chi di loro studia gli scritti dei Gosvāmī? Stanno studiando gli sastra i babaji del Radhakunda, della Gaudya-matha o qualunque altro? Stanno seguendo la letteratura originale e i principi dei Gosvāmī, oppure li imparano in qualche parampara?
D. Quindi se qualcuno segue nivrtti-marga e legge i libri dei Gosvāmī, non è un problema se fanno parte della Gaudya-matha, sono nel gruppo dei babaji del Radha-kunda, è un Gosvāmī o appartiene alla tua linea disciplica?
R. Sì, se seguono gli sastra in modo corretto.
D. Allora non è un problema?
R. Questo non è un problema. Il punto è come si seguirà se non si proviene da una linea autentica, perché questo è il senso di seguire una linea disciplica.
D. Puoi specificare ulteriormente?
R. Se una persona segue gli sastra e non la propria mente, non vi è nessun problema. Naturalmente egli seguirà una linea appropriata, perché questo è il senso di appartenere ad una linea. Ovunque egli sia, non è un problema.
D. In altre parole, tu dici che la tua linea è l'unica linea autentica?
R. Se si segue la linea di Gadhadara Pandita Gosvāmī, i Suoi insegnamenti e gli sastra, allora si è su una linea genuina. Tuttavia non si è necessariamente un suo seguace solo perché si segue la linea di Pandita Gosvāmī. Se non ci si attiene in modo corretto agli insegnamenti, non si è genuini. Il punto principale è seguire in modo adeguato.
D. Dato che Gadhadara Pandita è stato l’iniziatore di tutte le linee, allora tutti potrebbero dire che provengono da lui?
R. Gli appartenenti alle altre linee non dicono questo, perché non lo accettano. Alla Gaudya-matha non dicono che discendono dalla linea di Gadhadara Pandita, così come gli attuali Gosvāmī.
Ma nella Caitanya-caritamrta è menzionato che gli associati di Pandita Gosvāmī erano i principali bhagavata.
“Tutti i seguaci di Gadhadara Pandita sono considerati grandi devoti, perché hanno il Signore Caitanya Mahaprabhu come loro vita e anima”. (C.C. Adi 12.90)
D. Nella Caitanya Caritamrta e in un’opera di Sri Rupa Gosvāmī, si dice che anche Vallabha carya era un autentico vaisnava.
R. Ma i suoi seguaci non seguivano Vallabhacarya. Tutti i templi dei Gosvāmī a Vrndavana sono stati originariamente costituiti dai seguaci di Gadhadara Pandita Gosvāmī. C’è una documentazione di questo, ma ora non se ne parla.
D. Maharaja potrebbe raccontare riguardo al suo guru, il nostro param-gurudeva?
R. Egli, Sri Vinoda Bihari Gosvāmī Maharaja, nacque in una famiglia di brahmana e possedeva tutte le buone qualità di un brahmana. Era un grande erudito e a quell’epoca a Braja non c'era nessuno studioso come lui. Era fisso nella devozione, molto semplice e molto onesto nei suoi rapporti. Non aveva desiderio di imbrogliare nessuno, nella vita di tutti i giorni o in qualunque altro momento era sempre rispettoso, persino nei confronti di ragazzi o di persone di bassa classe. Egli non desiderava essere adorato o onorato e non aveva nessun interesse nel criticare gli altri, nemmeno con il pensiero. Le qualità che leggiamo o ascoltiamo riguardo ai devoti, esistevano naturalmente in lui e non le ottenne per mezzo della pratica. Era così, non aveva nessun desiderio di ricchezza, onori, rispetto, adorazione, seguaci, nessuna di queste cose lo coinvolgevano e non aveva inclinazione all’imbroglio.
Queste erano le sue qualità, usava sempre dire che non c'è nessun bisogno di criticare gli altri. Se osserviamo le persone agire, non c'è motivo di criticarle. A quel tempo c'erano molte persone che vivevano nel Bhagavata nivasa ed usavano tecniche per influenzare la gente, mostrando esternamente un atteggiamento di rinuncia, ma interiormente non lo erano. Param-gurudeva non era così, egli diceva: “Lasciate che si comportino come vogliono, noi non siamo interessati a simili cose.” Egli era sempre molto trasparente, non nascondeva nulla. Fondamentalmente questo era il suo carattere. Ciò che un essere umano dovrebbe avere, egli lo possedeva.
D. Come Param-guruji incontrò Pandita Baba?
R. Param-guruji venne a Vrndavana senza sua moglie, quando era un uomo di mezza età dopo aver abbandonato la vita di famiglia e trasferito le sue responsabilità al figlio. Sentì parlare di Pandita Baba che a quei tempi era molto famoso ed usava vivere in differenti luoghi a Vrndavana. Pandita Baba ottenne di risiedere in un luogo chiamato Dauji Garden, dove io lo incontrai per la prima volta, oggi è conosciuto come l’Istituto di Ricerche di Vrndavana.
Il posto ove siamo ora, al Kalidaha, dove c’è adesso il tempio, lo comprai successivamente. In precedenza solo il retro del tempio era il luogo dove risiedeva Param gurudeva e io vivevo con lui.
All’inizio della mia permanenza in Vrndavana vissi con Pandita Baba. In seguito Pandita Baba e altri sadhu pensarono a chi mi avrebbe dovuto iniziare.
Il traduttore continua dicendo che a quel tempo Param-gurudeva era in viaggio verso la collina Govardhana. Quando ritornò andò a trovare Pandita Baba che gli disse: "questo ragazzo ti sta aspettando". Ecco come Maharaja venne a vivere al Kalidaha. Param-gurudeva gli dette harinama-diksa, in seguito il mantra-diska e dopo un lungo periodo babaji-vesa. Le due stanze sul retro del tempio, dove noi conserviamo la bhusa (erba per le mucche-go), è il luogo originario costruito da Param-gurudeva per le sue divinità. Le altre stanze sull’altro lato, dove essi vivevano, sono state costruite da uno dei suoi discepoli. Tutte queste proprietà appartenevano al tempio di Madana-mohana, che le dava in affitto. Ecco come è stato ottenuto il posto.
D. Dove furono installate le divinità di param-gurudeva, Gaura-Gadhadara e Radha-Govindadeva?
R. In precedenza si trovavano dove adesso si immagazzina la bhusa, più tardi sono state spostate nel tempio costruito da me.
D. Potresti considerare la possibilità di andare in occidente?
R. Io non voglio uscire dal cancello.
D. Maharaja dice che la linea di Mahaprabhu sta finendo. Questo significa che un giorno finirà o c'è qualche speranza?
R. Questo dipende da te.
D. Si parla di un periodo di tempo di 10.000 anni.
R. Qualsiasi cosa andrà persa, se non ci sono persone che la vogliono preservare. Questo è applicabile anche alle istruzioni di Mahaprabhu, poiché sono degli insegnamenti, se non li si studia andranno persi. Se con questa filosofia si fanno affari, alla fine rimarrà solo il nome, in sostanza è qualche cosa che deve essere praticata. Se nessuno in realtà la pratica, si perderà. Qual è il luogo dove si può studiarla? È un’educazione che deve essere studiata, questo significa studiare gli sastra, ma se non si studiano e si praticano, se non ci sono insegnanti devoti che li seguono e li insegnano, allora la linea e la filosofia devieranno. E si può osservare che tutto questo sta già accadendo. |