Ogni giorno una lezione Haridāsa Śāstrī Ji Mahārāja Lezione << >> di 8
SADHANA | ![]() |
Maharaja in questa conversazione vuole chiarire cosa s’intende per sadhana. Molta confusione si è fatta attorno a questo termine. È più che mai necessario definire quali sono le azioni da compiere sul sentiero della bhakti, perché i loro risultati possono essere materiali anziché trascendentali. | |
D. Per quanto riguarda il nostro sadhana, dovremmo farlo a seconda delle nostre capacità?
R. Sadhana significa che hai il mantra, lo canti, segui il principio di base che un vaisnava non mangia cibo non offerto a Bhagavān, e compi l'adorazione,
dharman anyan parityajya
mam ekam bhaja visvasan
yadrsi yadrsi sraddhā
siddhir bhavari tadrsi
“Abbandonando tutti gli altri doveri adora Me soltanto con fede, perché la perfezione è in accordo alla propria fede.” (Brahma-samhita 5.61)
Questo verso è simile a quello della Bhagavad-gita 18.66, ma la seconda parte del verso dice che la perfezione è basata sulla tua sraddhā. In accordo alla tua sraddhā avrai il risultato della tua perfezione. Se la sraddhā è materiale, lo sarà anche il risultato. Se la tua sraddhā è trascendentale basata sulla comprensione degli sastra che sono nirguna, al di là dei modi della natura materiale, allora anche la perfezione sarà trascendentale.
Quando si parla di sadhana qualche volta può sorgere della confusione. In termini usuali sadhana significa praticare un’azione che da un risultato. Sadhana è la causa che farà ottenere un particolare risultato. Ma nella bhakti la parola sadhana non è intesa in questo modo, io penso che da qui ha origine la confusione.
Noi abbiamo l'idea che se cantiamo 64 giri di japa o 100 avremo dei risultati, ma non succede così. Puoi cantare un solo giro o neanche quello e ottenere un risultato che non avresti potuto ottenere dopo aver cantato 128 giri di japa.
La bhakti non è qualche cosa di materiale, come mettere un cucchiaio di zucchero per dolcificare e se ne metti una doppia quantità sarà ancora più dolce.
Sarva-dharman parityajya significa arrendere ogni cosa. Prima di tutto devi arrenderti, sarnagati, prapatti, e dopo questo ogni tua azione è sadhana. Sadhana non è solo il canto del mantra e se vai a fare la spesa non lo è. Questo è ciò che viene descritto come atma-nivedana, una volta che sei arreso, tutto è sadhana.
Ci dovrebbe essere questa coscienza di arresa e di servitore. Se non c'è, allora stai agendo in modo meccanico, pensando: "se faccio così tanto allora qualcosa accadrà". Ma nella bhakti non succedere così. Quando si ha sraddhā, nirguna-sraddhā, anche il risultato sarà nirguna, così come bhajana-kriya e poi ci sarà anartha-nivrtti.
Se sraddhā non è nirguna, allora la tua comprensione sarà basata sui modi della natura materiale ed il risultato sarà materiale. Se l'azione non è praticata in modo devozionale, i risultati sono materiali anziché trascendentali. Questo significa fare sadhana.
Quando l’uttama-bhakti è stata definita, si è detto che è Krsnanusilanam. Anusilanam include tutte le attività e non solo qualche attività particolare.
L’uttama-bhakti non è una particolare attività, come la gente pensa. È svarupa-laksana e tattastha-laksana, questo deve essere assimilato.
D. Non sono le attività in sé che creano i risultati trascendentali, ma è la motivazione o il sentimento con cui si praticano.
R. Sì, specialmente quando si parla di raganuga-bhakti.
Non stiamo parlando di vaidhi-bhakti, dove puoi praticare qualche azione ed andare a Vaikuntha. Questa non è considerata bhakti. La bhakti, in realtà, è quella che segue le orme dei devoti di Bhagavān, questa è l’idea di bhakti nella sua totalità, che porta unità.
Altrimenti diventa come nel jnana-marga, dove tu pensi, fai, ottieni la perfezione e te ne vai. L'unica idea è la mukti: “voglio la mukti e così uso la bhakti per ottenerla”. Questa non è bhakti. Il sentiero dell’uttama-bhakti passa attraverso il guru, non è indipendente. Questo è il significato di sarva-dharman parityajya, Krsna espone questo verso anche nel Bhāgavatam.
D. Grazie allo sforzo di essersi arresi al guru si mette in chiaro l’attività che bisognerebbe fare.
R. Sì.
D. Cosa si suppone di pensare o focalizzare nella propria mente durante go-seva, perché dopo un certo periodo di tempo diventa meccanico e la mente vaga.
R. Nella bhakti ci sono sadhana e sadhya, lo stadio di pratica e di perfezione. La pratica, sadhana, è compiuta con i sensi e la mente.
Come spiegato nella BG 8.7: “mam anusmara yudhya ca”, tu devi ricordare Krsna ed agire.
Allo stesso modo la mente ed il corpo dovrebbero esse impegnati nella pratica, sadhana. Se agisce solo il corpo e non la mente, l’azione diventa meccanica, ma anche se pensi solo, senza agire fisicamente, la mente non sarà fissa e penserà a tante altre cose. Perciò entrambi sono complementari l’una con l’altro, devi pensare con la mente e agire fisicamente. Pensare deve essere fatto con l’adeguata coscienza di fare servizio per il piacere di Krsna. Anche se sono mucche, le si dovrebbe considerare adorabili quanto Krsna. Quando c'è questa mentalità non ci sono più azioni meccaniche.
Questa ispirazione viene per la grazia del Signore, quando hai questa ispirazione e mantieni questa coscienza, ne otterrai sempre di più. Ci vuole del tempo per ottenere senza sforzo questo tipo di coscienza, non si può dire quanto. Ma il nostro fine è fare seva con un’appropriata coscienza e non in modo meccanico. Questo è il significato di sadhana o pratica.
Il bhava che si manifesta, deve essere perfezionato prima con i sensi e la mente, perché la mente è la base del mondo, è il fattore chiave sia nell'esistenza materiale come in quella spirituale.
Se applichi la mente in modo materiale, allora questa rimane nel mondo materiale, ma se la applichi in modo spirituale, diventerà la causa per entrare nel mondo spirituale.
Così come è detto nel Bhakti rasamrta sindhu 1.2.134 e riportato nella Sri Caitanya Caritamrta Madhya Lila 17.136
atah sri-krsna-namadi
na bhaved grahyam indriyaih
sevonmukhe hi jihvadau
svayam eva spuhraty adah
"Perciò il Nome e gli attributi di Krsna non possono essere appresi attraverso i sensi materiali. Ma quando una persona diventa incline a rendere servizio, allora lo stesso Nome di Krsna appare sulla lingua.”
Quando si vuole cantare, allora il Nome appare sulla lingua, non lo si può ricevere con il proprio sforzo, perché non è materiale.
Prima di tutto arriva l'ispirazione di fare servizio e quando lo esegui mantieni un’appropriata coscienza. Questo dovrebbe essere praticato regolarmente in modo corretto. |